Le tecniche basate sui breakout dei livelli-chiave di prezzo, sebbene siano molto semplici da utilizzare e da gestire una volta entrati in posizione, presentano dei tranelli ai quali è meglio prestare molta attenzione onde evitare di essere ingannati sulla reale direzione del trend. Infatti, non tutti i breakout sono efficaci. Vogliamo studiare meglio i falsi breakout, cioè le trappole per compratori (bull trap) e per venditori (bear trap). Quali sono le migliori configurazioni grafiche basate sui falsi breakout? Direi che per riconoscere questo pattern è necessario che sia verificata una delle seguenti condizioni (vediamo la versione rialzista, per quella short vale l’opposto):
1- breakout con una candela ad ampio range positiva seguita da una candela negativa che chiude sotto il key-level (che doveva essere il nostro punto di ingresso long) o che fa ritornare i prezzi all’interno della congestione;
2- breakout di un key-level non confermato in chiusura di candela, che mostra la formazione di una reversal (apertura sui massimi e chiusura sui minimi).
In basso troviamo l’esempio short su euro/yen, grafico a 5 minuti: c’è un falso breakout con formazione immediata di una reversal candle. Qui scatta il segnale short, meglio ancora se a cavallo di una fascia oraria molto importante per l’operatività intraday.
A cura del dott. Nicola D’Antuono – trainer e formatore dei corsi Forex Scalping e Forex Position
